John Keats “Bright Star”

John Keats “Bright Star”

In onore dell’anniversario della morte del grande poeta romantico, abbiamo deciso di pubblicare un suo sonetto dedicato a colei che fu l’amore della sua vita, Fanny Brawne.

Fulgida stella, come tu lo sei

fermo foss’io, non sospeso in solitario

splendore in alto nella notte, e spiando,

con le palpebre schiuse eternamente

come eremita paziente ed insonne

della natura, le mobili acque

nel loro compito sacerdotale

di pura abluzione intorno ai lidi

umani della terra, o rimirando

la maschera di nuova neve che

sofficemente cadde sopra i monti

e sopra le brughiere, no – ma sempre

costante ed immutabile posare

il capo sul bel seno maturante

del mio amore e sentire eternamente

il suo dolce abbassarsi e sollevarsi,

per sempre desto in una dolce ansia,

sempre udire il suo tenero respiro

e vivere così perennemente –

o svenire altrimenti nella morte.

 

brightstar

 

Bright star! Would I were steadfast as thou art— 

Not in lone splendour hung aloft the night 

And watching, with eternal lids apart, 

Like nature’s patient, sleepless eremite, 

The moving waters at their priestlike task

Of pure ablution round earth’s human shores, 

Or gazing on the new soft-fallen mask 

Of snow upon the mountains and the moors; 

No—yet still steadfast, still unchangeable, 

Pillowed upon my fair love’s ripening breast,

To feel for ever its soft fall and swell, 

Awake for ever in a sweet unrest, 

Still, still to hear her tender-taken breath, 

And so live ever—or else swoon to death.

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E per chi non lo avesse ancora visto consigliamo la visione del film omonimo, Bright star, diretto dalla regista premio Oscar Jane Campion e con Ben Whishaw ed Abbie Cornish.

 

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