Gli Album del 2022 del Salotto
Questi sono gli album che hanno riempito il nostro Salotto nel 2022.
La musica accompagna molti momenti importanti della nostra vita ed è un importante mezzo attraverso il quale riuscire a trasmettere i propri sentimenti e affrontare delle riflessioni. Proprio per questo abbiamo pensato di ripercorrere insieme a voi tutti gli album che ci hanno fatto compagnia durante quest’anno e che, per un motivo o per un altro, ci hanno colpito o toccato più di altri usciti durante lo stesso periodo.
E ricordate…
Non esiste la musica perfetta, ma esistono momenti perfetti per ascoltare “quella” musica.
N.B. Gli album non sono in ordine di gradimento!
Gorillaz – Skinny Ape
A tre anni di distanza dal loro ultimo album, torna la virtual band con quattro singoli: Cracker Island, Baby Queen, New Gold. Tutti brani molto interessanti e diversi tra loro. Adatto per chi è in cerca di novità!
Arctic Monkeys – Car
La band inglese ritorna con un album avventuroso, orchestrato, pieno di canzoni enigmatiche di amore, desiderio e dubbio. Vi ritroverete a chiedervi se si tratta davvero di quei Arctic Monkeys che ascoltavate tempo fa.
Adatto a chi a voglia di ascoltare un rock meditativo.
RM – Indigo
Questo è un album che ti conquista quando scopri il significato di ogni canzone. Pur avendo delle ottime voci tra i featuring, musicalmente non è nulla di sconvolgente ( fatta eccezione di “Change pt.2” che nella sua brevità mostra un’incisiva capacità produttiva) e quello che veramente colpisce sono le parole e il pensiero dietro ogni titolo. A partire da “Yun”, dedicata al pittore Yun Hyong-keun, passando per “Still Life” che parla di attraversare i secoli bloccati in un’immagine, il percorso dell’album trascina chi lo ascolta attraverso i pensieri del suo autore e lo spinge a riflettere insieme a lui su arte e vita.
Adatto a chi è in cerca di un album riflessivo.
Beyoncé – Renaissance
Queen B ha saputo utilizzare nel miglior modo possibile questi anni segnati dal Covid dedicandosi ad un progetto diviso in 3 album. “Renaissance” è il primo capitolo, dedicato alla storia della musica dance e afro. Insomma un saggio sulla musica, ma con trovate produttive originali e innovative.
Adatto a chi ha voglia di tornare a divertirsi sul dance floor, ma con stile!
Red Hot Chilli Peppers – Unlimited Love
Il 2022 si contraddistingue per i grandi ritorni e tra questi ci sono anche loro, i “Red Hot” con John Frusciante e la sua presenza fa fare un salto di qualità! Torniamo a respirare l’aria dei Red Hot dopo 13 anni di assenza di Frusciante: la sua chitarra e i testi stravaganti di Kiedis, il ritmo incalzante del basso di Flea e la batteria di Chad Smith ci riportano indietro nel tempo ai grandi successi di “Califonication”.
Un album da godere in tutte le sue sfumature.
Adatto a chi vuole entrare e lasciarsi trascinare nel flow del loro rock.
Aurora – The Gods we can touch
Un tocco di trascendentale e di atmosfera nordica non può mancare e Aurora riesce a creare sonorità che seducono e affascinano. Non mancano però ritmi orecchiabili e accattivanti che vi faranno ballare accanto a testi intimi e sui diritti LGBTQ+. Un album pieno di sincerità e creatività.
Adatto a chi si annoia facilmente e ama spazziare tra i generi musicali.
Max Changmin – Devil
Un album il cui punto di forza è sicuramente la potenza vocale dell’artista, Max Changmin, che a noi occidentali non dirà nulla ma che in Sud Corea è considerato una leggenda.
È un album dinamico: inizia intenso ed estremamente estetico e man mano che avanza, rallenta un po’, mantenendo comunque la sua natura dinamica.
“Devil” è piacevole all’ascolto e spazia dal blues passando per il Musical, Elton John e arrivando anche a un sound latineggiante. A far da padrone è sicuramente la voce di Changmin capace di virtuosismi e intensità di grande livello.
Adatto a chi ama le belle voci e cerca un sound “refresh”.
Stromae – Multitude
Un altro ritorno sulla scena musicale. Stromae, ovvero Maestro, conferma la sua genialità musicale e la sua capacità di raccontare storie e temi “invisibili”e dimenticati dalla società attraverso motivi accattivanti e che fanno da contrasto con la profondità del testo. Questa è sicuramente la sua cifra stilistica di cui è appunto Maestro.
Adatto a chi è in cerca di una musica a scatole cinesi che si presta a diversi livelli interpretativi.
J-Hope – Jack in The Box
Quando un membro di un supergruppo si avventura in un progetto solista, molto probabilmente è perché vuole avere la possibilità di raccontare una versione estesa della sua storia, vuole sperimentare e ritrovare se stesso. Jack in The Box è la storia dietro il nome di J-Hope in cui appunto Jack e il mito del vaso di Pandora si uniscono per creare un Jack che vuole infondere speranza. Ecco quindi la nascita dell’album di J-Hope che l’ha portato sul palco del Lollapalooza in cui ha confermato la sua qualità come performer.
Un album hip-hop cupo e dark adatto a chi è in cerca di carica ed energia!
Rosalìa – Motomami
Si tratta di un album che irradia energia da tutti i pori e la cui missione è sperimentare tutte le possibilità della musica in lingua spagnola.
Non a caso MOTOMAMI è l’unione tra “moto” e “mami” e significa “energia femminile”. Un album ricco di suoni e sensazioni inaspettate; un album urban intriso di reggaetón, con tocchi di flamenco, boleri, ironia ed erotismo.
Adatto a chi vuole esplorare le possibilità sonore ispaniche.
Harry Style – Harry’s House
Harry Style descrive questo album come il più importante, ma anche il più intimo e in base alla critica è anche tra i migliori album dell’anno. Un’esplorazione della sua definizione di casa, qualcosa a cui ha iniziato a pensare quando la pandemia ha costretto il suo stile di vita tipicamente in movimento a fermarsi bruscamente. Invece di trovare sfogo in una graziosa residenza di campagna, il disco postula che il sentimento di appartenenza possa provenire da uno stato d’animo e dalle persone da cui sei circondato. Un pop che ricorda gli anni ’80 piacevole da ascoltare.
Adatto a chi cerca una piacevole compagnia musicale senza impegno.
Son Lux – Everything Everywhere All at Once
La collocazione sonora di Son Lux, da qualche parte tra creazione e distruzione, ci regala una Ost dalla gamma musicale audace che scatta tra follia, ilarità, oscurità e speranza in un dinamismo in grado di eguagliare la ferocia del film omonimo dei Daniels. La capacità di spaziare tra vari registri e ritmi musicaliè quello che ci vuole per accompagnare lo spettatore in questo lungo viaggio nel “Caos” del metaverso.
La traccia più coinvolgente è sicuramente “This is Life ” feat. Mitski e David Byrne, ma tutto l’album è animato da una potenza cinematica che incanta chi lo ascolta.
Adatto a chi crede che il ” Caos è un’arte a sé stante”.
Federico Albanese – Before and now seems infinite
Non poteva mancare un album strumentale per accompagnare momenti di riflessione notturna. Con il suo incedere solenne al piano, Albanese dipinge paesaggi cinematografici che fanno da sfondo alla nostra vita quotidiana. Ritmi travolgenti e trascinanti di musica contemporanea che mescola al piano e agli archi sonorità elettroniche. Un viaggio onirico, malinconico ed elegiaco
Adatto a chi vuole immergersi nella musica e dimenticare il mondo intorno.