Panda e il Meraviglioso Mondo del Lavoro
Quando Panda era arrivato nel Meraviglioso Mondo del Lavoro, aveva passato gli ultimi 7 anni a studiare per prepararsi adeguatamente a diventare un membro produttivo di suddetto paese.
Panda era disciplinato, volenteroso e, al contrario di quel che dicono in giro quelli del paese dei Malfidati, molto ma molto attivo: aveva studiato contemporaneamente sia “Scienze dei Belli dentro e Brutti fuori” che ” Antroposofia delle Menti danneggiate”, aveva ottenuto una borsa di studio e si era occupato per ben 5 anni della Biblioteca delle “Cose Inutili” diventandone un grande e appassionato sostenitore. Infatti non c’era Mostra Inutile, Concerto Classicamente Inutile e Spettacolo Inutilissimo che il nostro Panda non conoscesse e amasse alla follia.
E in effetti questo suo amore per le “Cose Inutili” avrebbe dovuto dargli qualche avvisaglia delle avventure che ci apprestiamo a raccontare qui di seguito e che risalgono al periodo in cui Panda aveva poggiato la prima Zampa nel Meraviglioso Mondo del Lavoro, ma il nostro eroe era un’ottimista e, dunque, si sentiva semplicemente arricchito da queste esperienze. Povero Illuso!
La prima cosa che Panda fece, appena aveva appoggiato la seconda zampa nel MeMoLa (alias il Meraviglioso Mondo del Lavoro abbreviato per quelli del Quartiere dei Senza Tempo), fu mandare un Bambù di saluto e presentazione a tutte le Aziende di “Belli dentro e Brutti fuori” e alle Case di “Menti danneggiate”. E visto che era un Panda molto bene educato, ci rimase molto male quando quasi nessuno gli rispose ma, non essendo nato nel Paese dei Malfidati, pensò che sia le Aziende che le Case del MeMoLa fossero troppo impegnate a lavorare per perdere tempo a rispondere. Così si rimboccò le maniche, si pettinò il pelo, preparò dei Bambù di presentazione da dare a mano e iniziò a bussare di persona a tutte le Aziende e le Case che conosceva.
Il giro fu alquanto straniante: in un’Azienda presero il suo Bambù con un sorriso e con lo stesso sorriso due secondi dopo lo buttarono nel cestino (ovviamente pensando che Panda non se ne accorgesse); in una Casa una vecchia Sorella Crocifissa appena aveva scoperto che Panda aveva studiato “Antroposofia” aveva sussurrato “Ohibò!” facendosi il segno della croce e poi aveva detto:” Lascia che ti offra almeno un caffè”… Panda si chiese per circa 5 mesi che collegamento c’era fra l’Antroposofia, il segno della croce e il caffè!
Ma l’apice di tutto il giro Panda lo raggiunse quando entrò dentro un’Azienda di “Belli dentro e Brutti fuori”. La Scribacchina, infatti, lo fece parlare direttamente con la Responsabile che lo accolse con un sorriso tutto dentato e guardò con molta attenzione il bambù di presentazione che il nostro eroe le aveva consegnato. Disse che il suo bambù le piaceva molto, che era in linea con la politica aziendale e che se avesse voluto avrebbe potuto fare tre mesi da Volontario della Croce Senza Tetto durante il quale non sarebbe stato membro ufficiale del MeMoLa (alias non avrebbe percepito nessuna remunerazione neanche per sbaglio) ma avrebbe sviluppato quell’esperienza che gli serviva per essere probabilmente assunto tra i loro collaboratori Occasionati.
Panda, per quanto perplesso sul VoloDellaSeTe (così veniva chiamato il Volontario della Croce Senza Tetto nel malfamato Quartiere dei Ribelli), aveva sorriso dicendosi interessato perché “aveva davvero bisogno di fare esperienza” e soprattutto, ma questo non lo disse ad alta voce, odiava stare con le zampe nelle zampe.
A sentire questa frase la Responsabile si sciolse in un sorriso senza denti e allargando le braccia a mo’ di benvenuto disse che già dall’indomani avrebbe potuto iniziare come Volontario.
Anche Panda si sciolse in un sorriso e, per un attimo, sembrò che tutto fosse risolto.
“Ma…”interruppe la Responsabile con un sorriso abilmente indeciso.
“Ma…???” ripeté Panda smettendo di sorridere.
“Devi sapere che per politica aziendale non accogliamo tra i membri del nostro staff quelli che sono Belli anche Fuori come te. Ma dato che il tuo profilo ci interessa molto, per te e solo per te potremmo fare un’eccezione e pagando la modica cifra di 1000 Spicci, ti inseriremo in un corso che ti insegnerà come diventare Brutto fuori” e qui la Responsabile, che non aveva mai fatto una pausa per tutto il discorso, ingoiò un po’ d’aria e gli chiese:”Allora, che ne dici?”
E Panda che non si era mai sentito una gran bellezza fu costretto a strabuzzare gli occhi due volte per essere sicuro di aver capito! Ma al terzo tentativo di strabuzzamento degli occhioni cerchiati di nero, la sottile, fredda e antipatica consapevolezza di aver capito fin troppo bene lo costrinse ad alzarsi silenziosamente, a prendere il suo bambù silenziosamente e sparire alla vista della Responsabile chiudendosi la porta dell’Azienda alle spalle silenziosamente. Per sempre.
Ma le avventure di Panda nel Meraviglioso Mondo del Lavoro non finiscono qua! Ritroveremo lui e i suoi bambù nella prossima puntata dei nostri racconti del Mercoledì!
L.T.
Nessuna risposta.
Una lucida e amaramente ironica descrizione dell’umiliante e avvilente realtà contro la quale molti ragazzi (“inutilmente” plurititolati!) si trovano a combattere giorno per giorno….davvero bello e soprattutto ben scritto! Sono curiosa di leggere il seguito!
Grazie mille per il commento e i complimenti 😉
Il seguito arriverà il prossimo mercoledì perché purtroppo per Panda e per i suoi simili le (dis)avventure non terminano qua!
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