“Questo poeta mente…”: gli oggetti smarriti di Wislawa Szymborska

“Questo poeta mente…”: gli oggetti smarriti di Wislawa Szymborska

Pronti, partenza, Poesia!!!

Iniziamo il nostro viaggio nella Poesia con Wislawa Szymborska, una delle Poetesse contemporanee (benché sia volata fra le stelle quattro anni fa) più stupefacenti nella  sua capacità di scavare nelle piccole cose della quotidianità, trovandovi segnali metafisici come qui per es “La cipolla è un’altra cosa. / Interiora non ne ha. / Completamente cipolla / Fino alla cipollità. / Cipolluta di fuori, / cipollosa fino al cuore, / potrebbe guardarsi dentro / senza provare timore (da La cipolla)”.

Poetessa polacca, Premio Nobel per la Letteratura nel 1996, più di chiunque altro può ricordarci quale è davvero la missione del Poeta: guardare oltre l’Ovvietà e mostrarla agli altri. Come fa nella Poesia che vi propongo oggi, dove va oltre cappotti, guanti, sciarpe per ricordarci che l’Amore è guardarci Nudi e lasciarsi guardare Nudi dall’altro, nella piena totale reciproca Vulnerabilità.  Augurandovi, ed augurandomi, un Amore che abbia questi occhi, per conoscerla ancora più a fondo vi consiglio la raccolta Discorso all’ufficio oggetti smarriti che raccoglie suoi lavori dal 1945 al 2004.

 

All’aeroporto

Si corrono incontro a braccia spalancate,

esclamano ridendo: Finalmente! Finalmente!

Entrambi indossano abiti invernali,

cappelli caldi,

sciarpe,

guanti,

scarpe pesanti,

ma solo ai nostri occhi.

Ai loro – sono nudi.

Laura De Santis

 

 

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