“Questo poeta mente…”: nata il 23 giugno, Anna Andreevna Achmatova

“Questo poeta mente…”: nata il 23 giugno, Anna Andreevna Achmatova

Nel mio privato, ho sempre agito in maniera drastica. Nel senso che il mio No è irreversibile. Per cui fu enorme gioia quando mi imbattei nella poesia che vi presento oggi, scritta dalla grande poeta russa Anna Andreevna Achmatova , nata il 23 giugno proprio come me.

Sì, “poeta” russa, come lei voleva sempre essere chiamata, usando il termine maschile per la sua dichiarata avversione alla parola “poetessa” (che è un altro tratto in comune con me). Già da questo particolare è facile immaginare una donna dal carattere forte e deciso, segnato certamente da un’esistenza burrascosa, sul filo del rasoio della situazione politica russa di quegli anni. Il primo marito, accusato di attività controrivoluzionaria, venne fucilato ed il loro figlio viene deportato in un campo di lavoro per 14 anni, uscendone solo dopo la morte di Stalin. Sulla sua poetica ebbe molta influenza la conoscenza delle opere di Dante Alighieri. E’ noto che alla domanda “Lei ha letto Dante?”, regalmente rispose: “Non faccio altro che leggere Dante”».

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Ah, tu pensavi che anch’io fossi una è tratta dalla raccolta ‘Anno Domini’ del 1921. Rappresentativa della personalità decisa della Achmatova, può certamente ricordare quanta forza possieda in sé la donna e ricordare a tutti che l’Amore non si elemosina. Mai.

Ah, tu pensavi che anch’io fossi una

che si possa dimenticare

e che si butti, pregando e piangendo,

sotto gli zoccoli di un baio.

O prenda a chiedere alle maghe

radichette nell’acqua incantata,

e ti invii il regalo terribile

di un fazzoletto odoroso e fatale.

Sii maledetto. Non sfiorerò con gemiti

o sguardi l’anima dannata,

ma ti giuro sul paradiso,

sull’icona miracolosa

e sull’ebbrezza delle nostre notti ardenti:

mai più tornerò da te.

Laura De Santis

 

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