La vera storia dietro “Io prima di te”

La vera storia dietro “Io prima di te”

“Io prima di te” è uno di quei film che scioglie i condotti lacrimali anche dei più restii a lasciarsi andare. Farà bruciare il vostro cuore di passione ma non solo: infatti non si tratta di  una tipica storia d’amore strappalacrime! Il vero cuore pulsante di questo dramma inglese sono le risate e la riflessione molto ben orchestrata su un argomento molto complesso: la dignità di vivere.

Sam Claflin (The Hunger Games) interpreta Will Traynor, un uomo tetraplegico che necessita di assistenza 24 ore al giorno a seguito di un incidente stradale. Il film inizia mostrandocelo prima dell’incidente e poi  nella la situazione successiva che porta Louisa, interpretata in maniera deliziosa da Emilia Clarke (Game of Thrones), nella sua vita. Quella che si dipana è una storia d’amore struggente e inaspettatamente divertente in cui la coppia si ritrova a cambiarsi la vita a vicenda.

Il film è tratto da un romanzo omonimo della scrittrice inglese, Jojo Moyes, e anche sulle pagine stampate mostra che i suoi ingredienti principali siano l’ironia e una rara capacità di riflettere con delicatezza su un argomento complesso come quello dell’eutanasia.

Leggi “Io prima di te” di Jojo Moyes

Anzi c’è da sottolineare che se c’è un aspetto  peculiare di questo romanzo è proprio la capacità di trattare l’argomento dell’eutanasia con dolcezza, mostrando il punto di vista di tutti i protagonisti del libro, per darci la possibilità di riflettere e comprendere le scelte che ognuno di loro farà.

Nella lettura (ma anche nella visione del film, alla cui creazione la stessa autrice ha partecipato) si comprende appieno che si tratta di un argomento caldo per la Moyes e sorge quasi naturale la domanda se per caso la storia di Will e Louisa sia stata ispirata da una storia vera.

Ebbene sì, Io prima di te è stato ispirato da un fatto di cronaca reale. E in più la scrittrice ha confermato di aver tratto ispirazione anche da un paio di membri della sua stessa famiglia  che avevano bisogno di assistenza 24 h al giorno.
“Avevo una situazione familiare al momento  della stesura del libro in cui  due membri della famiglia richiedevano cure 24 ore al giorno” ha detto in un’intervista. “E penso che se tu vivi con quel tipo di situazione vicino a te, sei molto consapevole di come cambi la qualità della vita e di quello che è il diritto di morire con dignità”.

Ma è stato quando un giorno ha sentito una storia alla radio che il personaggio di Will ha davvero iniziato a prendere vita. “In quello stesso periodo ho sentito una notizia su un giovane sportivo che era diventato tetraplegico dopo un incidente e che aveva convinto, diversi anni più tardi,  i suoi genitori a portarlo nella clinica Dignitas, e non sono più riuscita a togliermela dalla testa”.

Guarda il film

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“Non riuscivo a capirlo e io sono una di quelle persone che se non capisco una cosa devo leggere quanto più possibile sullo stesso argomento” ha detto Moyes. “Più leggevo e più mi sono resa conto che non è una questione di bianco e nero, che non c’è necessariamente giusto e sbagliato riguardo a questo argomento e credo che, come scrittore, è questo che mi ha affascinata”.

E questa sua riflessione è diventata ben presto la base per Io prima di te: “Così quello che volevo fare era di scrivere la storia di un uomo inflessibile che prende una decisione con la quale nessun altro intorno a lui è d’accordo e mi sono messa nei suoi panni, in quelli di sua madre, e di qualcuno che forse voleva fargli cambiare idea.”

L. T.

 

Nessuna risposta.

  1. comeseavessileali ha detto:

    ho apprezzato molto la scelta di parlare di un argomento così delicato. nonostante abbia trovato il film davvero brutto e a tratti quasi sciocco, la riflessione è d’obbligo.

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