La formula magica dell’esistenza

La formula magica dell’esistenza

La mente è strumento utile. Per far di conto, elaborare strategie, strutturare il nostro fare e molte altre cose. Ma non dipana il mistero dell’esistenza, che se davvero vogliamo sentire ci obbliga a percorrere altre vie.

Il sentire è una vocina piccolina e sottile, mai urla e questo la rende più difficile da percepire, soprattutto se siamo abituati agli urli del dovere e della pressione del fare a tutti i costi, che ormai è una moda di questi tempi (avete notato che in molti si danno importanza nel dirci che sono oberati di cose da fare?! Beh, attenzione che quantità non è qualità).

Con questa vocina sottile ci parla Pessoa in questi versi: ci ricorda di lasciarsi stupire e di pulire il nostro sguardo il più possibile, per consentirci di aprirci alla meraviglia che ci circonda e che è dentro noi. Perché possiamo percepire solo ciò che la nostra attenzione riconosce.

Avete fatto caso a quando rivedete un film o rileggete un libro o anche passate in una strada abituale e notate qualcosa che mai avevate visto?! Significa che il vostro sguardo è cambiato. Sostanzialmente è sempre possibile, ma ci autoconvinciamo che non lo sia. Si chiamano credenze o programmi.

Pessoa ci invita a liberarcene e a rinascere con questa Poesia Magica ‘E ciò che vedo a ogni momento/è ciò che non avevo mai visto prima’ dice per es. Ed anche ‘So avere lo stupore essenziale/ che avrebbe un bambino se, nel nascere,/si accorgesse che è nato davvero…’ Strepitosi i versi: ’Mi sento nascere a ogni momento/per l’eterna novità del Mondo…’

(Cosa credete abbia detto anche qualcuno duemila anni fa parlando dei puri di cuore?! Esattamente questo…abbandonate le manipolazioni subite nei secoli).

‘Pensare è non capire/ Il Mondo non si è fatto perché noi pensiamo a lui…ma per guardarlo ed essere in armonia con esso… Amare è l’eterna innocenza, e l’unica innocenza è non pensare…’, dice Pessoa ed è come ci sussurrasse la formula magica dell’esistenza.

 Il mio sguardo è nitido come un girasole

Il mio sguardo è nitido come un girasole.

Ho l’abitudine di camminare per le strade

guardando a destra e a sinistra

e talvolta guardando dietro di me…

E ciò che vedo a ogni momento

è ciò che non avevo mai visto prima,

e so accorgermene molto bene.

So avere lo stupore essenziale

che avrebbe un bambino se, nel nascere,

si accorgesse che è nato davvero…

Mi sento nascere a ogni momento

per l’eterna novità del Mondo…

 

Credo al mondo come a una margherita,

perché lo vedo. Ma non penso ad esso,

perché pensare è non capire…

Il Mondo non si è fatto perché noi pensiamo a lui,

(pensare è un’infermità degli occhi)

ma per guardarlo ed essere in armonia con esso…

 

Io non ho filosofia: ho sensi.

Se parlo della Natura, non è perché sappia ciò che è,

ma perché l’amo, e l’amo per questo

perché chi ama non sa mai quello che ama,

né sa perché ama, né cosa sia amare…

 

Amare è l’eterna innocenza,

e l’unica innocenza è non pensare…

Laura De Santis

Photo by Oscar Keys on Unsplash

 

 

 

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