Film e Serie televisive influenzano le vite e le aspirazioni delle ragazze?

Film e Serie televisive influenzano le vite e le aspirazioni delle ragazze?

Gli stereotipi nei film e nei media influenzano le vite e le aspirazioni delle bambine e delle ragazze, lo dimostra la ricerca del Gena Davis Institute. Non solo. La rappresentazione e le storie dei personaggi femminili non solo influenza la rappresentazione interna delle bambine e di noi donne, ma di conseguenza anche l’immagine che hanno i ragazzi delle donne.

Grazie alle ricerche della nostra salottiera Laura, mi sono imbattuta in questo interessante studio condotto dal Gena Davis Institute che si impegna a studiare la rappresentazione dell’identità di genere nei media. Di recente LA7 ha condiviso il documentario “This Changes Everything”.

Al suo interno, le testimonianze di numerose personalità del mondo dello spettacolo e del cinema. Tra queste Meryl Streep, Reese Witherspoon Cate Blanchett, Jessica Chastain, Natalie Portman e Geena Davis. Uno spaccato che porta alla luce la sottile linea rossa su cui convivono le disuguaglianze di genere, e il sistema ancora inadeguato sulle pari opportunità tra uomo e donna. Si punta l’attenzione su ostacoli, disparità, stereotipi, pregiudizi e violenze ancora presenti e attuali nella nostra società.

Al Geena Davis Institute on Gender in Media, nel corso degli anni hanno condotto numerosi studi che dimostrano come la stragrande maggioranza dei media di intrattenimento non riescono a produrre ritratti di alta qualità di ragazze e donne. Ciò ha un impatto reale sulle idee dei giovani spettatori: sulla loro stessa vita e sulle professioni che scelgono.

Questo è particolarmente vero quando si tratta di rappresentazioni della leadership femminile. Spesso infatti mi capita di assistere a momenti in cui le donne si tirano indietro da una sfida perchè ritengono di non essere in grado.

Vi faccio un esempio così potete capire meglio a cosa mi riferisco. Ad un corso di formazione, avevamo creato dei gruppi di discussione e alla fine il referente di ogni gruppo avrebbe dovuto riportare quanto detto agli altri gruppi. Quando toccò a noi dover andare al microfono, una ragazza del gruppo disse: “Va lui a parlare al microfono perchè è l’unico maschio del gruppo”. Il mio shock nel sentire questa affermazione si canalizzò nella seguente frase “bene, oggi il femminismo è ufficialmente morto!”.

Questa mia affermazione sintetizzava la mia frustrazione a vedere come tutti gli sforzi fatti affinchè le donne potessero far sentire la loro voce venissero annullate da una semplice frase.

Questo episodio fu l’ennesima conferma che in alcune donne è ancora radicato questo pensiero che blocca in loro possibilità di poter essere delle Leader nella vita. Questo pregiudizio non solo si riflette su loro stesse, ma anche sulle altre donne. Pensate infatti che in un gruppo dove c’era un solo componente maschile in automatico questa ragazza aveva escluso tutte le altre donne dalla possibilità di candidarsi come referente.

Capite quindi la mia gioia nell’incontrare uno studio su quanto l’immagine dei media influenza la percezione delle proprie possibilità. Inoltre questo studio si collega bene all’importanza che ha per noi consigliare serie tv, film e documentari che siano interessanti nella rappresentazione delle identità e dei personaggi.

Questa infatti è la prima analisi globale di come viene rappresentata la leadership femminile nei film con il maggior incasso in 20 paesi in tutto il mondo.

“Perché di solito quando parliamo di un leader mi viene ancora in mente un uomo. Penso ancora a un uomo. [Questa idea] È molto comune … la gente pensa che gli uomini siano più potenti “.

GIOVANE DONNA, 21, VIETNAM

L’analisi ha registrato tramite un software il tempo sullo schermo, il genere dei personaggi e la rappresentazione della leadership.

Questi film mostrano un mondo che è gestito da uomini, per uomini. Anche i cineasti sono prevalentemente maschi. I personaggi femminili raramente conducono una trama. Sono sessualizzati e oggettivati in un modo in cui gli uomini non lo sono mai.

Le donne sono rappresentate come leader nei loro paesi, luoghi di lavoro e comunità in questi film, anche se non ce ne sono molti. Ma la macchina fotografica si soffermerà sui loro corpi, saranno visti parzialmente nudi e indossando abiti che lasciano intravedere: questi fattori minano la loro autorità.

E ciò che raccontano ai giovani del mondo in cui abitano rende le ragazze e le giovani donne sottomesse e ansiose. I corpi femminili sono una merce e il loro cervello è irrilevante. Questi stereotipi inviano segnali a ragazze e ragazzi su cosa possono aspettarsi e cosa ci si aspetta da loro nella loro carriera e in altre aspetti della loro vita.

“Il film è il media più forte e la forma d’arte globale, può avere un impatto così grande. L’arte può creare realtà e influenzare il modo in cui possiamo vederci. Il film può creare empatia, può aiutare a cambiare prospettiva e aiutarci a vedere le cose da altri punti di vista. Non è solo utile alle ragazze, serve a tutti noi, a vedere la diversità “.

ELLI TOIVONIEMI, 35 anni, DIRETTRICE DI PRODUZIONE, FINLANDIA *

Anche le ragazze e le giovani donne hanno chiaro che hanno bisogno di modelli di ruolo sullo schermo: devono vedere se stesse nelle storie che li circondano se vogliono raggiungere l’uguaglianza di genere e la loro capacità di leadership deve essere riconosciuta e incoraggiata.

Lo studio quindi propone cosa si dovrebbe per superare questi ostacoli nella rappresentazione dell’identità femminile:

  • Per essere, devono vederlo. Rendi le storie sulla leadership femminile visibili e normali.
  • Ferma la sessualizzazione e l’oggettivazione delle donne e delle ragazze sullo schermo.
  • Finanziare registe, produttrici di programmi e di contenuti, affrontare le molestie e le discriminazioni sul posto di lavoro per incoraggiare ragazze e giovani donne nel settore dell’intrattenimento a tutti i livelli.

“Quando vediamo donne che svolgono ruoli secondari, le giovani donne possono pensare che sia normale vivere un ruolo secondario e abbandonare le proprie ambizioni”.

GIOVANE DONNA, 23, SENEGAL

E noi cosa possiamo fare nel nostro piccolo. Essere attivi nel cambiamento non è una corsia ad una sola via, ci sono tanti modi per essere coinvolte e coinvolti nel cambiamento.

Parlatene tra amici e amiche.

Se vedete una serie, un film, un libro con donne protagoniste e una bella narrazione multisfaccettata dei personaggi, condividete e diffondete tra i vostri amici.

Seguite le attrici, le registe e produttrici e i loro lavori.

Se non sapete da dove iniziare potete seguire la casa di produzione di Reese Witherspoon, Hello Sunshine, molto attiva nel produrre film e serie televisive di successo dove le storie femminili sono le protagoniste indiscusse, come ad esempio il film Gone Girl, l’acclamata serie Big Little Lies vincitrice di ben otto Emmy Awards e la recente miniserie disponibile su Prime Little Fires Everywhere.

Così come anche Shonda Rhimes ormai un’istituzione dell’intrattenimento che ha saputo pian piano introdurre progressivamente grandi protagoniste femminili e diverse etnie cominciando da Meredith Gray, per arrivare a Annalise Keating de Le regole del delitto perfetto.

E tante altre ancora ce ne sono da scoprire e conoscere…

Questi erano alcuni consigli pratici per iniziare a modificare la rappresentazione delle donne sullo schermo

Alessandra Notaro

 

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