La chimica di un abbraccio: ossitocina, attaccamento e resilienza

La chimica di un abbraccio: ossitocina, attaccamento e resilienza

Mamme e Papà voglio darvi una buona notizia. Non importa se non avete comprato il giocattolo più desiderato del momento, se non avete comprato le zainetto più figo in giro in quell’anno scolastico, l’importante è che ci avete abbracciati!

Pappa, popò, pannolini…e poi giochi, altalene, pianti e capricci.
Mamme, Papà, siete degli eroi, da una “non attualmente mamma”. Da figli adulti, sappiamo bene quanto sia stato difficile (in certi momenti) tirarci sù, soprattutto se le condizioni economiche non sono state delle migliori.

Per questo motivo non importa se non avete comprato il giocattolo più desiderato del momento, se non avete comprato le zainetto più figo in giro in quell’anno scolastico, l’importante è che ci avete abbracciati.

ossitocina

Il momento dell’abbraccio, quando la pelle del bambino e quella del genitore sono in contatto, magari si guardano negli occhi, fa avvenire una magia chimica: viene rilasciata ossitocina. Chiamata “ormone dell’amore”, l’ossitocina promuove il legame parentale.

In uno studio sperimentale, dei ricercatori mostravano ai soggetti le fotografie del proprio bambino o del proprio compagno, mentre erano sottoposti a una risonanza magnetica funzionale.
Hanno constatato che nel
cervello si attivavano sia le regioni specifiche per ciascun tipo di legame che le regioni comuni; si tratta di aree in cui si riscontrano elevate concentrazioni dell’ossitocina.

ossito2

Un aspetto interessante è che le regioni del cervello che si associano a emozioni negative, valutazione dell’affidabilità altrui e del giudizio morale erano disattivate.
Ovvero tutto ciò che era connesso a un vissuti negativi, alla distanza dagli altri non era attivo. Inoltre l’ossitocina, indirettamente, agisce sui sistemi che regolano lo
stress, riducendolo e calmando.

Mamma e Papà per spiegarvi più semplicemente cosa vogliono dire queste parole da scienziati, nel momento in cui ci abbracciate, continuate a legarvi a noi e noi a fidarci sempre più di voi.
Se avremo fiducia in voi, se sarete il nostro scudo, allora saremo pronti ad esplorare il mondo e affrontare le sfide che ci proporranno.

Ci renderete più resistenti alle avversità, in una parola più resilienti.

oss.

In una lezione di psicologia dello sviluppo, ci raccontarono di un caso: un bambino di circa tre anni arrivato in Italia con un barcone, il papà morto durante il viaggio, i fratellini rimasti in Africa, aveva con sé solo la madre.

Il bambino doveva essere inserito in un nido per poter agevolare la mamma in cerca di lavoro e la nostra professoressa fu chiamata per una valutazione. La professoressa, venuta a conoscenza della sua storia, era convinta di trovarsi di fronte un bambino triste, solitario, taciturno.

Trovò, inaspettatamente, un bambino sorridente, che socializzava con gli altri bambini.
Si domandò come fosse possibile, viste le tragedie a cui aveva dovuto assistere, così parlò con la mamma. La professoressa scoprì che durante tutto il viaggio il bambino era rimasto a stretto contatto con la madre, grazie a delle
fasce che sorreggevano il figlio come dentro un marsupio.

Certamente potrebbero esserci altre ragioni a questa reazione, per noi imprevista, del bambino che aveva attraversato il mare e subito delle così gravi perdite, ma a noi colpì questo particolare: un bambino stretto alla madre durante  il drammatico viaggio in mare.

Non ci resta che aggiungere e invitarvi ad abbracciarci, Mamme e Papà!

Valentina Freni

Qualcosa ti preoccupa? Scrivici e il nostro team specializzato sarà lieto di darti una risposta psicocreativa! 

Riferimenti Bibliografici

Bartels A, Zeki S. “The neural correlates of maternaland romantic love”. Neuroimage 2004
Bowlby J. “Una Base sicura” . Raffello Cortina Editore 1989
Insel T.A. “Neurobiological basis of social attachment” . Am J Psychiatry 1997
Mundo E. “Neuroscienze per la Psicologia Clinica” . Raffaello Cortina Editore 2009

 

Nessuna risposta.

  1. Mr.Loto ha detto:

    Il tuo post mi ha fatto venire in mente quei ragazzi che davano “abbracci gratis” a chiunque li volesse nelle piazze e nelle strade di tutto il mondo… c’è tanto bisogno di ritornare al contatto fisico in una società asettica come la nostra!!
    Un saluto.

  2. Mr.Loto ha detto:

    Il tuo post mi ha fatto venire in mente quei ragazzi che davano “abbracci gratis” a chiunque li volesse nelle piazze e nelle strade di tutto il mondo… c’è tanto bisogno di ritornare al contatto fisico in una società asettica come la nostra!!
    Un saluto.

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