Conosciamo “Andrea Chenier” in stagione al Teatro La Scala
‘Andrea Chénier’ di Umberto Giordano apre quest’anno la stagione de La Scala di Milano. Se pensate di non conoscere un pochino quest’opera, vi comunico che vi sbagliate.
Vi ricordate la scena memorabile del film ‘Philadelphia’ in cui Tom Hanks, malatissimo, ascolta Maria Callas cantare e spiega il testo e la parte orchestrale dell’aria a Denzel Washington, che va via via commuovendosi sempre più? Quella Musica è contenuta appunto nell’Andrea Chénier.
Opera potente, che scorre nel tempo come un fiume, piena di colpi di scena e bellezza di Musica. Ebbe la sua prima proprio a Milano nel 1896.
L’Opera si apre a ridosso della Rivoluzione Francese. Una festa (che solitamente fa gioire gli scenografi nell’occuparsene, perché la si rende sempre straripante di colonne, luci, colori) al castello di Coigny.
Già qui abbiamo una prefigurazione di quanto avverrà più avanti: ci sono la contessa di Coigny, Maddalena, sua figlia, il servo Gerard, segretamente innamorato della contessina, ed il poeta Andrea Chénier. Questi ultimi tre saranno legati continuamente fra loro nella trama e la storia avrà il sopravvento sui loro destini. Come a volte è accaduto, nel corso dell’umanità, infatti è la Storia, che incombe grave, a decidere la sorte dei singoli.
Ma torniamo all’apertura dell’Opera: la contessina Maddalena ed il poeta Chénier si pizzicano
immediatamente. Lei gli rimprovera di scrivere poesie zuccherose, lui le risponde che deve tenere in maggior conto l’amore e gli alti ideali, la cui mancanza sta portando la società coeva alla deriva degli animi.
Maddalena è colpita da queste parole accorate e gli chiede scusa.
Poi c’è un salto temporale all’epoca del Terrore. Chénier è malvisto dai cosiddetti rivoluzionari ed uno di loro gli è sempre alle costole a sorvegliarlo. Inoltre il poeta riceve continue lettere da una donna sconosciuta che implora la sua protezione. Finalmente un giorno si incontrano e Chénier scopre che la donna misteriosa è Maddalena, che è ridotta in povertà dopo la Rivoluzione. Tra i due scoppia l’amore travolgente. Questa cosa non sfugge a Gerard, ancora innamorato di lei, che altri non è che colui che spia continuamente Chénier.
Ci saranno molti altri colpi di scena, in una trama avvincente e vivace, che non vi rivelo. Vi dico solo che il finale sarà dolce amaro. Perché vedrà l’amore fra Maddalena e Chénier trionfare, ma con intorno uno scenario cupo certamente.
Vi consiglio di seguito l’aria di Maddalena, cantata appunto dalla Callas, di cui parlavo ad inizio articolo, l’aria con cui Chenier rimprovera la fanciulla all’apertura ed una splendida e storica produzione di quest’Opera. Buon ascolto!
Laura De Santis