Non sempre guardare è vedere. La neve vista con gli occhi di Gianni Rodari.

Non sempre guardare è vedere. La neve vista con gli occhi di Gianni Rodari.

Rodari ha sempre il potere si stupirmi ed incantarmi. Con l’uso delle sue parole, col suono che ne esce dal modo in cui le inanella, con il ritmo interno specialissimo ed inconfondibile e, come tutte le cose grandi, sembra semplice ed arriva diretta al cuore di chi ascolta o legge, siano essi bambini o grandi.

Coglie sempre l’essenza delle cose e ce la trasmette con incredibile delicatezza.

In questa Poesia o Filastrocca, come vengono anche definiti i suoi versi  (e che generalmente viene ascritta al mondo dei bimbi, niente di più lontano dalla realtà per il suo caso, in verità), definisce la neve ‘di lana e cotone’ e ne sentiamo subito la consistenza, il colore.

Ci appare come per magia, grazie all’incantesimo di parole di Rodari.

Chiama ‘invenzione’ la neve ed è sufficiente questa unica parola perché la mente, anche quella adulta, si soffermi a considerare la meraviglia, il miracolo di questo evento fatto di acqua ghiacciata, che a volte diamo per scontato.

Come un risveglio, Rodari ci ‘apre’ occhi perché guardare non sempre è vedere. La vita è scontata se i nostri occhi sono chiusi, anche quando sembrano aperti; lo è quando conduciamo le nostre vite addormentati come zombie, senza essere davvero presenti in quello che facciamo, in automatico.

Ma appena l’occhio si apre sembra come se nasciamo a noi stessi ogni secondo della vita. Sì, un’eterna nascita che ci rende curiosi, stupiti e vivi.

Gianni Rodari ha questo dono impagabile di farci vedere quello che abbiamo dimenticato di notare e quindi di risvegliarci all’eterna, infinita, grandiosa meraviglia della vita. Un odore, un colore, un gesto, tutto quanto sembra piccolo ma in realtà è essenza.

La neve_Gianni Rodari

Che bella neve,

che invenzione la neve di lana e di cotone…

Non bagna i guanti né le mani senza guanti,

né i piedi senza scarpe,

né i nasi senza sciarpe,

né le teste senza cappello,

né i cappelli senza ombrello,

né le stufe senza carbone,

questa bellissima invenzione,

la neve di lana e di cotone.

Laura De Santis

 

 

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