I 7 ingredienti della Creatività di Cedric Villani

I 7 ingredienti della Creatività di Cedric Villani

Se la creatività fosse un piatto da cucinare e degustare quali sarebbero i suoi ingredienti? Oggi parliamo della creatività dal punto di vista  di un famoso matematico francese, Cedric Villani.

Questo capitolo del “Piccolo manuale per l’esercizio di una mente creativa” puoi leggerlo e ascoltarlo!

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Non è la prima volta che parliamo della creatività vista da un personaggio appartenente al mondo scientifico. [leggi l’articolo su crisi e creatività secondo Einstein]

In questo terzo capitolo della nostra piccola guida per l’esercizio della mente creativa esploriamo il pensiero di Villani. Egli ci fornisce ben 7 ingredienti per poter realizzare il nostro ambizioso piatto. La creatività quindi è qualcosa di sicuramente complesso ma che tutti possono applicare nella vita quotidiana.

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Come diceva Winnicott, la creatività è una sorta di colorazione dell’intero atteggiamento verso la realtà, ovvero l’impronta personale che diamo alla realtà e al nostro agire nel mondo.

Winnicott Creatività

In questa breve frase Winnicott riesce ad esprimere nel migliore dei modi la concretezza e la pragmaticità di un concetto spesso visto come astratto o appannaggio di artisti.

È proprio per questo che oggi vi parlo di questo concetto visto da un matematico, ovvero colui che applica un linguaggio molto diverso e apparentemente astratto per spiegare i fenomeni della realtà.



Cedric Villani elenca quindi 7 ingredienti molto concreti per arrivare ad avere idee nuove e originali.

Spaziare e aprirsi mentalmente (minuto 1:23)

Fin da subito veniamo introdotti al concetto di curiosità, come uno spaziare tra un argomento e l’altro, non focalizzandoci dunque esclusivamente sul nostro dominio di interesse o sulla nostra competenza. Villani ci consiglia di aprirci a nuove idee che possono arrivare da un film, un libro, un pensatore, da tutto ciò che facciamo e viviamo con interesse.

Documentarsi (minuto 3:30)

Concentrarci su un particolare dominio di interesse. Essere degli specialisti di un determinato settore vuol dire documentarsi e conoscere tutto ciò che è stato già fatto. Questo offre un terreno solido da cui partire e allo stesso tempo una fonte preziosa di nuove idee. Le idee del passato costituiscono l’Humus  del nostro lavoro.

Lavorare sistematicamente e… illuminazioni! (minuto 5:20)

Avere una routine lavorativa, ancor di più se si è liberi professionisti, è fondamentale. La creatività è dato dal ritmo costante con cui ci si dedica ad un lavoro. Stephen King ad esempio consiglia a chi vuole scrivere:

Scrivi ogni giorno, anche quando non ne hai voglia. Non rimandare, non aspettare e mettiti a scrivere. Non devi aspettare l’ispirazione, devi tenerti allenato. Il miglior modo per diventare uno scrittore migliore è scrivere molto.

Lo stesso consiglio potremmo applicarlo in qualsiasi settore e dominio di nostro interesse. Villani introduce anche il concetto di illuminazione, che potremmo intendere anche come Insight, ovvero l’intuizione intervallata da un lavoro costante. In altre parole alla quantità del lavoro e al tempo investito in tale lavoro e idea, avverranno dei “salti quantici” ovvero salti qualitativi dati da una nostra crescente acquisizione di competenze e intuizione.

 

Costrizioni e limiti (minuto 7:03)

I limiti, o anche delimitazioni, sono ciò che ci consenteno di seguire una strada, ci orientano. Nel praticare la “via delimitata” e grazie anche all’aver spaziato in vari campi, questi limiti verranno percepiti come costrizioni e anche in questo caso il salto quantico avverrà nel superare gli schemi precostituiti, nel cercare nuove forme di linguaggio, nel superare infine i limiti imposti.

Conoscere l’ambiente ed l’ecosistema (minuto 8:30)

Ogni idea si è sviluppata e affermata in un determinato periodo e in un determinato contesto culturale. Questo ci introduce ad un importante elemento, poco considerato: ogni idea, ogni nuova formula espressiva per affermarsi deve avere un contesto pronto a riceverla ed essere aderente ad un bisogno e ad una domanda di quel contesto. È necessario dunque conoscere il contesto in cui viene lanciato qualcosa di nuovo.

Comunicazione (minuto 10:22)

Un punto a mio avviso molto importante è proprio questo della comunicazione. Confrontarsi, condividere, sono azioni importantissime. Non esisterebbe creatività se non ci fossero connessioni umane. Le relazioni sono fondamentali sia per la possibilità di arricchirci noi stessi, sia per l’opportunità di ampliare la nostra idea e diffonderla. Se ci pensate un attimo anche il lavoro si trova nella maggior parte dei casi attraverso le conoscenze e il passaparola; questo è il frutto delle relazioni che abbiamo maturato e che abbiamo coltivato negli anni. Spesso si è gelosi delle proprie idee e temiamo che qualcuno possa rubarcele eppure Villani sottolinea l’importanza che un’idea venga condivisa, solo così infatti potremmo avere un feedback o una reazione, capire se questa idea è realizzabile o meno, oppure trovare un ampliamento della nostra idea nel confronto stesso.

Tenacia e fortuna (minuto 11:48)

Villani conclude il suo elenco di ingredienti con una ciliegina, una spezia che da un tocco in più al ricco piatto: la tenacia nel perseguire il nostro obiettivo, ovvero una continua ricerca motivazionale, e la fortuna come quella percentuale di casualità e di indeterminatezza che esiste in tutte le cose del mondo. Per quanto possiamo lavorare con caparbietà c’è sempre una piccola percentuale che dipende dalla casualità, una nuova persona incontrata, di un evento inaspettato e così via. Serendipità indica la fortuna di fare felici scoperte per puro caso e, anche, il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un’altra. 

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Con tenacia si fanno felici scoperte, se si hanno gli occhi per vederle!

Ultimo elemento che aggiungo a questa lista di ingredienti è la connessione. Un elemento trasversale a quelli elencati che sento di sottolineare è proprio la capacità di associare, creare connessioni tra le cose, tra i settori, tra le persone. In questo modo il nostro terreno potrà essere rigoglioso e diventare un bel giardino di creatività.

Alessandra Notaro

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