Come Imparare ad Ascoltarsi

Come Imparare ad Ascoltarsi

La Giornata Nazionale della Psicologia 2018, si concentrerà sul tema “Ascoltarsi e Ascoltare: la persona al centro della propria vita”. Un ascolto di sé efficace promuove la consapevolezza delle proprie caratteristiche, la crescita personale e il senso di efficacia nella propria vita.
Ma spesso, pur avendo compreso di cosa si tratti su un piano teorico, l’ascolto di sé diventa più complesso sul piano pratico.

 

La Giornata Nazionale della Psicologia 2018, si concentrerà sul tema “Ascoltarsi e Ascoltare: la persona al centro della propria vita”.
Come riporta l’Ordine degli Psicologi è necessario “andare oltre i mille rumori che ci bombardano dall’esterno o ci assimilano dall’interno, per realizzare l’importanza della dimensione dell’ascolto. [Ascolto] di chi ci circonda, così come delle nostre reali esigenze: solo un ascolto vero consente di ritrovare l’altro e noi stessi, di rimettere la persona al centro della vita”.

Si parla spesso di ascolto efficace, ma mentre dal punto di vista teorico è abbastanza semplice poter definire e comprendere, può essere meno semplice applicarlo su un piano pratico.
Questa difficoltà diventa maggiore quando si tratta di ascoltare sé stessi.

Un profondo ascolto di sé prevede, per prima cosa, di valutare il grado di attenzione che rivolgiamo a noi nostri stessi pensieri.
I pensieri sfuggono veloci come pesci? Passano senza poter aver chiaro cosa si stesse pensando?
Se la risposta a queste domande è affermativa, sarà necessario soffermarsi, spostare l’attenzione dagli stimoli esterni e rivolgerla all’interno.

Attraverso quest’orientamento dell’attenzione, si può passare ad esaminare il pensiero stesso.
La possibilità di ascoltarsi profondamente può far scoprire quali sono le parole e le frasi che si utilizzano più frequentemente.
Queste parole non sono casuali, ma la loro scelta deriva da convinzioni, abitudini e meccanismi diventati automatici.
Analizzando il perché si utilizza quelle parole, si avrà maggiore consapevolezza dei processi interni.


Per esempio l’utilizzo della parola Dovere.
Non sono in forma. Devo perdere peso”.
Questo verbo implica sempre l’obbligo di fare qualcosa, nel caso particolare quello di dimagrire.
Riflettere sull’obbligatorietà dell’azione, consenti poi di chiedersi da dove nasca questo dovere.
È un dovere nato dall’esterno o dall’interno?
E se fosse davvero interno è davvero ciò si desidera o sottende un’altra convinzione? Come ad esempio “Devo dimagrire perché sono convinto che solo quando sono più magro vengono preso in considerazione”.

Quando si tratta di parole come dovere, nella maggior parte dei casi, le convinzioni di fondo sono negative.
Finché queste opinioni rimangono latenti, le persone possono avere l’impressione che la propria vita sia controllati da forze esterne, senza aver la possibilità di esercitare un potere su quello che capita.

Prestare attenzione a questi aspetti di sé, consente di potersi attivare al momento in cui si presentano, una volta identificati e possono essere ridefiniti in positivo, o comunque in aspetti meno negativi.

Può essere utile, trascrivere queste versioni positive su dei piccoli cartoncini o post-it, da potare con sé, in modo da poterli tirar fuori quando si presentano le convinzioni negative e ripetere invece l’affermazione trasformata.
Attraverso questo tipo di attivazione si possono sviluppare comportamenti più produttivi, ridurre conflitti interiori e frustrazioni, favorendo la crescita personale.

 


Il terzo aspetto di un ascolto di sé efficace è tener sempre un atteggiamento di accettazione nei  propri confronti.
Osservare in modo obiettivo come si è fatti, permette di essere consapevoli di quali caratteristiche  che ci appartengono, sia quelle considerate migliori che quelle che piacciono meno.
L’uso dei propri punti di forza diventa, a sua volta, il trampolino da cui partire per modificare quelli che sono considerati punti deboli.

Per riassumere, un ascolto dì sé efficace non può prescindere da:

  • la valutazione della quantità di attenzione rivolta ai processi interni ed eventuale spostamento del focus all’interno;
  • esaminare il tipo di linguaggio utilizzato, in particolare se si tratta di un linguaggio repressivo, al fine di determinare da quali convinzioni o opinioni influiscono sulla propria vita;
  • assumere un atteggiamento obiettivo ma indulgente nei propri confronti.

Valentina Freni

 

 

 

 

 

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