Auden, raccontaci l’Amore che abita le piccole cose

Auden, raccontaci l’Amore che abita le piccole cose

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Quante volte ci siamo domandati cos’è l’Amore e se, per esempio, quell’emozione, quell’impeto che ci scuote lo è, se la necessità vitale di essere in presenza dell’oggetto dei nostri pensieri è Amore.

Soprattutto, ce lo siamo chiesto quando abbiamo visto sfumare o finire la possibilità di condividere con qualcuno parte del nostro cammino. Ma allora non era Amore? Ma allora cos’era? Ci domandiamo ed a risponderci solo il silenzio. Auden elenca magistralmente moltissime possibilità per individuarlo, senza riuscire nell’intento di definirlo. Missione impossibile.

Le immagini in cui Auden si domanda se vi sia nascosto l’amore sono dei piccoli quadri, in cui dipinge scene e personaggi appartenenti al quotidiano, come a chiedersi se esso si trovi nelle piccole cose. Ci rimanda all’amatissima Wislawa Szymborska, che ugualmente raccontava la vita ed anche l’amore guardando attraverso il binocolo delle cose quotidiane, che diamo per scontate e quasi non vediamo più. Forse Auden, non dicendolo chiaramente come sanno fare i grandi, ci dà però la risposta proprio attraverso questo elenco di domande in cui sono cesellate cose piccine (Per es è un pigiama o un piumino, come dice il Poeta, che sono simboli dell’aver cura dell’altro, scaldandoli), dove l’Amore vuole avere la sua casa.

Qui il libro “La verità, vi prego, sull’amore” di W.H. Auden

W.H. Auden, “La verità, vi prego, sull’amore”

Ditemi la verità, vi prego, sull’amore

Alcuni dicono che l’amore è un bambino

e alcuni che è un uccello

alcuni dicono che fa girare il mondo

e altri che è solo un’assurdità,

e quando ho chiesto cosa fosse al mio vicino

sua moglie si è seccata e ha detto

che non era il caso di fare queste domande.

Può assomigliare a un pigiama

o a del salame piccante dove non c’è da bere?

Per l’odore può ricordare un lama

o avrà un profumo consolante?

È pungente a toccarlo, come un pruno,

o lieve come morbido piumino?

È tagliente o ha gli orli lisci e soffici?

Ditemi la verità, vi prego, sull’amore.

I libri di storia ne parlano

solo in piccole note a fondo pagina,

ma è un argomento molto comune

a bordo delle navi da crociera;

ho trovato che vi si accenna nelle

cronache dei suicidi,

e l’ho visto persino scribacchiato

sulle copertine degli orari ferroviari.

Ha il latrato di un cane affamato

o fa il fracasso di una banda militare?

Si può farne una buona imitazione

con una sega o con un pianoforte Steinway da concerto?

Quando canta alle feste, è un finimondo?

O apprezzerà soltanto musica classica?

La smetterà quando si vuole un po’ di pace?

Ditemi la verità, vi prego, sull’amore.

L’ho cercato nei chioschi del giardino

ma lì non c’era mai stato:

ho anche esplorato le rive del Tamigi

e l’aria balsamica delle terme.

Non so cosa cantasse il merlo

o che cosa dicesse il tulipano,

ma certo non era nel pollaio

e nemmeno sotto il letto.

Sa fare delle smorfie straordinarie?

Sull’altalena soffre di vertigini?

Passerà tutto il suo tempo alle corse,

o strimpellando corde sbrindellate?

Avrà idee personali sul denaro?

È un buon cittadino o mica tanto?

Ne racconta di allegre, anche se un po’ audaci?

Ditemi la verità, vi prego, sull’amore.

Quando viene, verrà senza avvisare,

proprio mentre mi sto grattando il naso?

Busserà la mattina alla mia porta,

o là sull’autobus mi pesterà un piede?

Arriverà come il cambiamento improvviso del tempo?

Sarà cortese o spiccio il suo saluto?

Darà una svolta a tutta la mia vita?

Ditemi la verità, vi prego, sull’amore.

Laura De Santis

In copertina: Chagall, “La vie”

 La verità, vi prego, sull’amore di Wystan Hugh Auden

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