Come frenare il consumo delle nostre Risorse Interiori? – Piccolo Manuale per Tempi Difficili

Come frenare il consumo delle nostre Risorse Interiori? – Piccolo Manuale per Tempi Difficili

piccolo manuale per tempi difficili

Sappiamo bene che le risorse terrestre sono limitate e che le stiamo letteralmente divorando velocemente. E se questa epoca consumistica ci abbia portato a fare la stessa cosa anche con le nostre (o altrui) risorse interiori?

Siamo capaci di capire quanto possiamo fare/dare e quando è il momento di fermarci?

Di solito si parla di Burnout nei contesti di cura. E’ facile che la richiesta in questi ambiti assistenziali sia sempre più alta di quanto possano offrire gli operatori. Non tanto a causa di una loro personale mancanza, ma a causa di fattori esterni come essere in sottonumero, dinamiche conflittuali con il gruppo di lavoro nonchè l’inadeguato compenso economico per il lavoro svolto.

Il Burnout, anche inteso come stress cronico, può presentarsi anche in assenza di occupazione.

Anche per noi, nella nostra vita quotidiana, vige la stessa regola della domanda e dell’offerta. Che si traduce nel seguente modo: quanto ci viene chiesto e quanto siamo in grado di offrire.

Se per i prodotti di consumo è facile il calcolo – basta infatti basarsi su un rapporto quantitativo, un calcolo sui tempi e costi di realizzazione dell’oggetto stesso – quando si parla delle nostre risorse interiori la valutazione si fa difficile. La previsione di quanto le nostre risorse siano limitate e di quando stiano per esaurirsi è più complesso.

Sappiamo bene che le risorse terrestre sono limitate e che le stiamo letteralmente divorando velocemente. E se la stessa cosa stia accadendo anche con le nostre risorse interiori?

Come possiamo capire quando è arrivato il momento di fermarsi? Dovremmo basarci sul nostro umore, su una stanchezza fisica e/o mentale, o su altro ancora?

Questo momento storico ci ha profondamente debilitati: ha chiesto più di quanto eravamo preparati a dare sul lungo periodo. Il tempo lentamente corrode e le richieste esterne protratte nel tempo senza alcuna pausa “rivitalizzante” e che dia nuovo respiro, in modo invisibile ci consumano.

Per richieste intendo non solo richieste di cura, ma anche di attenzione, di presenza attiva, di soluzioni, di sostegno (anche economico).

Come un fuoco che, se non viene alimentato con costanza, si spegne consumando il combustibile, la nostra motivazione, i nostri desideri sono destinati inevitabilmente a spegnersi.

Il Fuoco del Desiderio e dell’Entusiasmo via via si fanno sempre più deboli, non riusciamo più a stare al passo e crescono la frustrazione, il risentimento, i malumori che ci fanno essere meno pazienti e più facilmente irritabili.

Se sta accadendo anche a voi e vi sentite in questo modo, allora questi sono i campanelli d’allarme: il vostro stato d’animo è il vostro indicatore d’esaurimento scorte. Non a caso si dice “sono esaurita”!

Bisogna intervenire per non cronicizzare una situazione che non potrà che peggiorare portando sofferenza fisica ed emotiva. Alti livelli di stress, ci dicono i numerosi studi in proposito, incidono sulle nostre funzioni cognitive e sul nostro corpo.

Qui sono in pericolo non solo il vostro benessere psicofisico, ma anche le vostre relazioni, il vostro lavoro, ecc. Chi vuole avere a che fare con una persona irascibile e burbera?

Potreste quindi scegliere di prendere una pausa come ha fatto Asaf Avidan e stare soli in compagnia di voi stessi.

Potreste scegliere di dedicarvi spazi di Cura per voi.

Ricordate quindi che la scelta spetta a voi. Scegliere di ritrovare il vostro equilibrio prima di dedicarvi al mondo esterno. Come vi dicevo nell’articolo precedente dedicatevi a voi stessi. “Dovete coltivare il vostro Giardino” diceva Voltaire. Dedicatevi quindi alla Cura di voi stessi, siate protagonisti della cura e dell’attenzione per voi stessi.

Ritagliatevi momenti di gentilezza nel quale lasciare fuori quei sentimenti che alimentano il vostro il star male. E soprattutto parlatene con qualcuno che vi sappia ascoltare; valutate anche se è giunto il momento di rispettare voi stessi e parlarne con un professionista.

Chiedetevi: di cosa ho bisogno oggi per stare bene? Se non lo sapete ancora, potreste prendere spunto dai nostri consigli sulla “cura del Sè” che trovate su Instagram e Facebook.

E una volta risposto, prendetevi il tempo per realizzarlo.

Alessandra Notaro

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