Il teatro, si sa, nasce da un conflitto. Insomma sempre da un confronto tra personaggi, d’altra parte un po’ come la vita, in cui si scorge movimento e tonicità dalla diversità (cogliamo l’occasione per ricordarlo in questo periodo storico dove prolifera chi necessita di monolitiche visioni, di certo rassicuranti per coloro che non hanno un’identità…
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Pasolini è per me un faro, un esempio, un memento di come si vive totalmente, fino a consumare se stessi nell’impiego della propria completa energia, senza risparmio, senza stare sulla difensiva, ma sempre in contatto con il sé, sempre nell’essere chi si è, con le contraddizioni e la complessità che ogni essere umano contiene in…
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Neruda è terra e sangue, quindi la vita stessa. Già mi è capitato di dirlo in altri articoli e continua a trovare conferma questa sua capacità stupenda di raccontare l’esistenza, dalla prospettiva della natura (e quindi della terra).
Julio Cortazar ha in sé la sensibilità di dieci Poeti messi insieme. Potreste deflagare interiormente leggendo i suoi versi, per quanta sensibilità vi troverete dentro.
L’Articolo di oggi è speciale perché è un’intervista ad un compositore dei nostri tempi Fabio Mengozzi.
Appena si è saputo che sarebbe uscito questo film, c’è stato chi gli si è scagliato contro a priori. Beh, sappiate che in ‘Sulla mia pelle’ non c’è santificazione né edulcorazione. Non sono fatti ‘sconti’ alla vita e alle azioni di nessuno.
Il pregiudizio è un veleno. Ci impedisce di evolvere, di conoscere cose nuove, di stupirci e quindi anche di fare entrare Bellezza nella nostra vita (e di cosa vive l’essere umano se non di Bellezza?!).
Com’è rallentare, fare spazio, permettere alle cose di venire a noi? Ce ne dimentichiamo, preda dello ‘spingere’ le cose per farle accadere, forzandole.
Per chi abita in luoghi limitrofi ai corsi di acqua, siano essi fiumi o mare, il gabbiano, che è stato scelto come metafora nella Poesia di cui vi parlo oggi, è familiare.
Viviamo in un periodo certamente intenso. Se è vero che scorgiamo segni di disumanità preoccupanti, è altrettanto vero che siamo posti di fronte a noi stessi e al setaccio di quanta umanità conteniamo in noi, ovvero di quanta empatia e compassione siamo in grado di provare di fronte alle sofferenze di un altro essere.
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