Perché è importante trascorrere del tempo con se stessi?

Perché è importante trascorrere del tempo con se stessi?

Tempo con se stessi

Trascorrere dei momenti con se stessi viene spesso confuso con una forma di solitudine negativa.
La scelta di ritagliarsi degli spazi da soli è un buon modo per riconnettersi con in propri pensieri e la propri creatività, magari sfidando la propria confort zone!

Le festività natalizie appena trascorse sono state un’ottima occasione per riunirsi con  familiari e amici trascorrendo del tempo insieme e godendo della reciproca compagnia.
Però, almeno per me che scrivo, ad un certo punto tutta questa vicinanza mi hanno fanno sentire come se qualcuno mi avesse gettato all’improvviso in una pozza d’acqua profonda e mi mancasse il respiro.
In passato quando arrivavo a questo punto, poi esplodevo.

Con il passare dei Natali e dei Capodanni ho imparato a prevenire la situazione: quando sento l’acqua alla gola, prima che manchi il respiro sparisco un po’.
Mi ritaglio una mezz’ora tutta mia.

Ritagliandomi questi brevi momenti da sola e spiegandone la necessità mi è stato fatto notare che
“ma gli psicologi come te dicono che la solitudine nuoce alla salute e lo hai scritto anche tu in un uno dei tuoi articoli!”

È vero la solitudine non fa bene alla salute, ma non mi riferivo (così come i “miei” colleghi ricercatori) al semplice atto di stare un po’ con se stessi, quanto piuttosto a quella condizione di mancanza di legami sociali che ci fanno sentire supportati.

La solitudine se cercata volontariamente come momento per stare in se stessi può avere, invece, notevoli effetti positivi: ci aiuta a ricollegarci con le nostre emozioni; ascoltare la nostra interiorità senza influenze esterne; riscoprire sfumature in noi; ritrovarci più calmi e allo stesso tempo ricaricati di energia e creatività.

Spesso abbiamo difficoltà a restare soli perché abbiamo imparato, soprattutto quando eravamo dei piccoli selvaggi da educare, che la solitudine è una forma di punizione.

Molte volte abbiamo provato su noi stessi il “hai combinato questo guaio, non puoi uscire a giocare con i tuoi amici” e la conseguente solitudine forzata.

Non stiamo considerando che può essere una scelta, che non deve essere a tempo pieno e che non deve per forza avvenire in una stanzetta al chiuso.

Il grande romanziere Flaubert, quando aveva bisogno di schiarirsi le idee, soleva passeggiare per la città osservando il mondo intorno raccolto in sé.

Passare del tempo con se stessi può essere anche un modo per uscire dalla propria zona di confort e scoprire pensieri, interessi e opportunità inaspettate.

I miei momenti da sola (soprattutto quelli durante le festività) sono diventati un momento totalmente per me e se decideste di farlo anche voi, trovando anche solo 30 minuti in una settimana intera per voi stessi, non perdete l’occasione di viverli come “il momento in cui posso dare qualcosa a me stessa/o”.

Mi raccomando non controllate ossessivamente il telefono e i social media, non è davvero un momento per sé se lo fate!

Potete andare al cinema da soli, potete passeggiare e restare sdraiati a guardare il soffitto, l’importante è sentire che vi fa stare bene.

E se avete difficoltà ad ascoltare i vostri pensieri (sempre se l’intenzione è quella) oltre alla solitudine, armatevi di carta e penna e scrivete tutto ciò che vi passa per la testa, senza freni!

I piccoli momenti da soli diventeranno un prezioso tesoro di cui non potrete più fare a meno.

Valentina Freni

 

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